Tallonite: cos’è e come si cura

La tallonite, il cui nome tecnico è fascite plantare, si tratta di una situazione di tipo infiammatoria che colpisce la parte posteriore del piede. È uno dei motivi più comuni di piede dolorante e nei casi più gravi può diventare estremamente debilitante, perché compromette la deambulazione. È quindi un disturbo da non sottovalutare, anche se all’inizio può manifestarsi in forma lieve. Il dolore è spesso più intenso al mattino, quando si fanno i primi passi dopo un lungo periodo di inattività.

Le cause della tallonite possono essere molteplici: vanno dalla crescita in età preadolescenziale a traumi gravi fino a una postura scorretta che influisce sull’intero equilibrio del corpo. In tutti questi casi è utile una seduta da un fisioterapista; per scoprire le varie terapie disponibili per questa condizione, visita il sito https://www.fisioterapiaosteopatia.it.

Le cause dell’infiammazione al tallone

La tallonite è spesso il risultato di microtraumi ripetuti alla fascia plantare; possono derivare da una serie di fattori, tra cui un uso eccessivo del piede per sovraccarico dovuto a sport o attività fisica intensa, eccessivo peso corporeo, oppure da scarpe inadeguate che non forniscono un supporto sufficiente. È infatti il disturbo tipico dei giovani calciatori, che non indossano calzature sportive di qualità o non giocano su terreni in grado di attutire i colpi. Anche per questo si presenta spesso durante la crescita, quando legamenti e articolazioni si allungano e hanno bisogno di un periodo di assestamento.

Un altro fattore di rischio per l’infiammazione al piede è una errata postura, che se protratta può causare un disallineamento della colonna vertebrale. Questo rischia di riflettersi su tutto l’equilibrio del corpo, fino a gambe e piedi. Una condizione che comporta un sovraccarico di lavoro per alcune parti del piede, causando infiammazione e dolore cronico.

Sintomi e trattamenti

Il sintomo più evidente della tallonite è ovviamente il dolore, che si presenta spesso in modo acuto e lancinante, soprattutto dopo che il piede è stato fermo per un certo periodo. Altri sintomi possono includere rigidità, gonfiore e, in alcuni casi, un arrossamento nella zona interessata. La diagnosi di tallonite viene generalmente effettuata attraverso un esame clinico dal medico, anche attraverso radiografie o risonanza magnetica.

Il trattamento primo per la tallonite è il riposo, per permettere all’infiammazione di ridursi e possibilmente sparire. Il ghiaccio sulla zona dolente può aiutare a ridurre il gonfiore e ovviamente a limitare il dolore, mentre l’utilizzo di plantari ortopedici su misura può fornire un supporto aggiuntivo.

Osteopatia e Fisioterapia, perché sono utili

L’osteopatia e la fisioterapia sono due discipline che possono offrire soluzioni efficaci per il trattamento della tallonite. L’osteopatia cerca di identificare e correggere eventuali disfunzioni strutturali che potrebbero essere alla base del problema, lavorando sulla postura sull’allineamento della colonna vertebrale e del bacino, riducendo così il carico sui piedi. Le tecniche manuali utilizzate nell’osteopatia possono includere manipolazioni, stretching e mobilizzazioni articolari.

La fisioterapia, invece, si focalizza maggiormente sulla riabilitazione e sul rafforzamento delle strutture muscolari del piede e della gamba, migliorando la flessibilità della fascia plantare e rafforzando i muscoli della caviglia. Inoltre, tecniche come l’elettroterapia e l’ultrasuono possono essere utilizzate per ridurre il dolore e accelerare la guarigione.

FONTI: Gruppo San Donato – https://www.grupposandonato.it/news/2021/maggio/tallonite-cause-quanto-dura-come-curarla

Humanitas – https://www.gavazzeni.it/malattie/tallonite/

Suggeriamo a tutti i nostri lettori di ricorrere a un medico competente per qualsiasi disturbo o sintomo che dovessero riscontrare.