Quanto costa comprare casa nel 2021? Le spese da considerare

Quanto costa comprare casa nel 2021? Per rispondere a un quesito così importante, è necessario tenere d’occhio numerosi elementi molto importanti. Anche i più piccoli dettagli, infatti, contribuiscono a far lievitare la somma in misura notevole, fino a rendere l’affare non più tanto conveniente per chi ha intenzione di acquistare.

Scopriamo insieme quali sono le spese da considerare quando si decide di comprare casa e fare in modo che un investimento simile diventi soddisfacente sotto ogni punto di vista.

Quanto costa comprare casa nel 2021? Le spese da considerare

 

Avete intenzione di effettuare un passo importante per salire di livello nella vostra vita? La scelta di comprare casa va tenuta sempre in massima considerazione. Naturalmente, prima di effettuare un passaggio simile, dovete accertarvi di disporre di tutte le dovute garanzie economiche e pratiche. Sapere come scegliere il mutuo under 36 per comprare la prima casa può segnare una netta differenza per rendere tale operazione conveniente sotto ogni punto di vista.

 

Ad ogni modo, prima di procedere all’acquisto definitivo, è necessario che teniate d’occhio tutte le spese da considerare, senza lasciare nulla al caso ed evitando di andare incontro a oneri finanziari poco preventivati. Scoprite insieme a noi quali sono gli elementi da monitorare per l’acquisto dell’immobile che avete sempre sognato di avere.

 

La capacità di pianificare al meglio tutte le spese

 

Quando siete in procinto di acquistare la prima casa, è necessario che pianifichiate tutti i fattori essenziali. Non è sufficiente che vi basiate sul costo effettivo dell’immobile, ma dovete monitorare le voci aggiuntive che incrementano la spesa complessiva. Di conseguenza, prima di procedere all’acquisto, vi suggeriamo di accertarvi di avere a propria disposizione un budget del 15-20% superiore rispetto a quello del valore dell’immobile. Una volta tenuto d’occhio questo particolare, potete procedere alla definizione delle spese in eccesso sul vostro acquisto di una casa. Ecco, di seguito, le principali.

 

La registrazione del preliminare

 

Prima di procedere alla firma dell’acquisto, dovete registrare il preliminare, noto anche come compromesso. È necessario che vi attiviate presso l’Agenzia delle Entrate con una ventina di giorni d’anticipo rispetto alla firma. L’operazione prevede la spesa di una marca da bollo da 16 euro ogni quattro facciate del contratto, oltre a un’imposta di 200 euro, un’ulteriore tassa dello 0,5% sulla caparra iniziale, un’altra imposta di registro del 3% sul possibile acconto iniziale. Quest’ultima voce non è valida nel caso in cui effettuiate l’acquisto presso un costruttore.

 

Le spese per un’agenzia immobiliare

 

Se avete scelto di comprare casa presso un’agenzia immobiliare, dovete disporre di ulteriori somme di denaro per completare al meglio la transazione. In tali circostanze, è necessario che paghiate una commissione del 2-3% sull’acquisto effettuato. La spesa viene compresa sia se siete i compratori dell’immobile, sia se siete i venditori. Una misura del genere è stata introdotta per mettere le due parti in causa sullo stesso piano, dato che l’agente opera nell’interesse di entrambe. Prestate attenzione all’entità economica della provvigione, dato che alcune agenzie potrebbero richiedervi una spesa superiore rispetto a quella lecita.

 

Per facilitare il vostro compito, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tariffe proposte dalla Camera di Commercio dell’area nella quale risiedete. Visionate la Tabella delle provvigioni per mediazione e muovetevi di conseguenza, evitando qualsiasi tentativo di speculazione economica. Ricordatevi sempre che le agenzie operano in un regime di libero mercato e non devono sottostare ad alcuna regola in merito alle provvigioni. La tabella menzionata vi serve solo per effettuare una valutazione a carattere personale e trovare una formula conveniente.

 

Le spese presso un notaio

 

A questo punto, quando siete a un passo dall’acquisto della vostra prima casa, dovete tenere d’occhio le spese notarili. A dire la verità, una voce simile incide in misura notevole sull’intera transazione, fino a diventare persino la più onerosa in senso assoluto. La somma di denaro da dare al vostro notaio dipende soprattutto dal prezzo dell’immobile e dall’importo di ciascun mutuo bancario. Naturalmente, maggiori sono gli importi economici di queste due diciture, maggiore è la cifra da corrispondere al notaio. Prestate attenzione anche all’area presso la quale lavora il libero professionista. Uno studio presso una grande città può comportare una spesa superiore rispetto a una piccola località.

 

Entrando nei particolari, in occasione del rogito per l’acquisto della prima casa dovete prestare attenzione, anche in questo caso, alle imposte di registro. Per corrispondere la cifra giusta, dovete prestare attenzione alle tasse catastali e ipotecarie, che variano a seconda dell’entità della base imponibile. Potete chiedere al vostro notaio di modificare quest’ultima voce basandosi sul valore catastale della casa, con una tassazione che varia di conseguenza. Attuando gli accorgimenti giusti, potete risparmiare anche il 30% della parcella da dare al notaio. Prima di agire, richiedete vari preventivi e selezionate quello più adatto al vostro portafoglio.

 

Acquistare casa da un costruttore o da un privato

 

Un altro fattore variabile di spesa riguarda la modalità d’acquisto della casa. Potete infatti scegliere di comprare casa da un’impresa di ristrutturazione o da un venditore privato. Nel primo caso, se siete alle prese con un costruttore, dovete pagare l’IVA al 4% e le imposte di registro, ipotecaria e catastale dal valore di 200 euro ciascuna. Dovete corrispondere le imposte al notaio entro cinque anni dalla costruzione o dalla ristrutturazione dell’immobile, per fare in modo che lo stesso le eroghi all’Agenzia delle Entrate di competenza.

 

Se invece avete intenzione di completare la transazione presso un venditore privato, che si tratti di una persona fisica o di un’agenzia immobiliare, il discorso cambia. Nel caso specifico, dovete pagare un’imposta di registro pari al 2% del valore catastale della casa, oltre alle imposte ipotecaria e catastale dal valore economico di 50 euro ciascuna. Ci pensa sempre il notaio a effettuare tutti i dovuti calcoli, ai quali vanno aggiunte anche la sua parcella e le relative tasse da corrispondere all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, non è necessario che dobbiate pagare l’IVA aggiuntiva.

 

La richiesta di un mutuo

 

La maggior parte dei potenziali compratori di una casa decide di sottoscrivere un mutuo casa. Si tratta di un’opzione davvero molto interessante, dato che vi consente di gestire al meglio il denaro a vostra disposizione senza la necessità di dover corrispondere una spesa enorme in un’unica soluzione. Se avete intenzione di richiederlo, tuttavia, è necessario che teniate d’occhio un insieme di costi bancari davvero molto importanti

 

In primo luogo, le spese di perizia si aggirano sui 250-350 euro, a seconda di ciò che viene stabilito dalla relativa banca. Quindi, le spese di istruttoria vi costano circa l’1% sul mutuo complessivo, mentre l’imposta sostitutiva è dello 0,25% sull’importo conseguito in mutuo. Naturalmente, se non avete intenzione di aprire alcun mutuo, dovete detrarre dalla vostra spesa complessiva queste voci.

 

La stipula di una polizza assicurativa sulla vostra casa

 

Se avete deciso di comprare casa e stipulare un mutuo, non potete lasciare in secondo piano la spesa relativa alla polizza assicurativa. Quest’ultima è obbligatoria per quanto riguarda furto e incendio, con la prospettiva di proteggere il vostro immobile da eventi imponderabili. Un’assicurazione simile vi permette di accedere a un risarcimento in denaro in determinate situazioni, che vi viene corrisposto dalla banca che ha scelto di concedervi il mutuo insieme a una compagnia assicurativa. Il prezzo complessivo dell’assicurazione sull’incendio varia a seconda del valore della casa e dalle voci principali del mutuo stesso, ossia la durata e l’importo economico. Potete anche attivare la polizza con la banca che vi concede di effettuare il mutuo.

 

La polizza assicurativa in caso morte, malattia o perdita del lavoro non è obbligatoria e vi consente di sentirvi al sicuro in occasioni alquanto particolari. Un contratto simile copre una determinata quantità di rate in caso di disabilità temporanea o perdita del lavoro. Se siete alle prese con un’invalidità permanente o un decesso, il debito viene estinto in maniera istantanea. Nel caso specifico, dovete corrispondere una cifra superiore rispetto al furto e incendio. Molte banche non erogano alcun finanziamento nel caso in cui non attiviate una clausola del genere.

 

Le eventuali detrazioni sulle spese d’acquisto

 

Una volta riordinate tutte le voci sull’acquisto della vostra casa, potete verificare se le spese sono detraibili o meno. Se avete comprato una prima casa, l’avete venduta e poi comprata un’altra con gli stessi requisiti, potete accedere al credito di imposta. Dalla vostra transazione, potete così detrarre l’IVA e le imposte di registro sul primo acquisto effettuato. Potete utilizzare il credito sotto forma di detrazione IRPEF, per l’abbattimento della nuova imposta di registro o in luogo di altri tributi o tasse.

 

Avete l’opportunità di accedere a vari benefici fiscali nel caso in cui, da titolari di un mutuo e proprietari della casa, abbiate riportato la detrazione nella vostra dichiarazione dei redditi. Se siete proprietari di un mutuo co-intestato, entrambi potete accedere a una detrazione massima di 4000 euro, con vantaggio fiscale massimo del 19% su questa somma (760 euro). Al tempo stesso, potete evitare di pagare le imposte menzionate in precedenza in base a varie regole fiscali.