Che tu sia un semplice cittadino o abbia un’azienda o una partita iva ci sono una serie di documenti di cui si ha l’obbligo di conservazione ed altri che sono consigliabili da conservare per diverso tempo. In questo articolo vedremo quali sono per le due categorie: privato o soggetto commerciale
Privato cittadino
Se sei un privato cittadino ecco quali sono i documenti contabili da conservare e per quanto tempo farlo:
- Dichiarazione dei redditi, bollette, multe, affitti, spese condominiali, imposte sugli immobili: 5 anni
- Scontrini: 26 mesi
- Bollo auto, ricevute di pagamento varie: 3 anni
Purtroppo spesso accade che nonostante siano state pagate delle tasse e delle multe, ci sia un controllo ulteriore o delle lettere di accertamento. Conservare il cartaceo quindi ti aiuterà a dimostrare l’avvenuto pagamento.
Documenti contabili aziendali
Se si ha una p.iva invece ci sono dei veri e propri obblighi da rispettare. Per quanti anni si devono conservare i documenti contabili di un’azienda? Le scritture contabili devono essere conservate per almeno 10 anni dalla data di ultima registrazione.
Secondo il decreto legislativo del 18/12/1997 n. 471 ci possono essere sanzioni fra i 1.000 e gli 8.000 euro per chi non conserva le disposizioni in materia di conservazione.
Per chi utilizza la fatturazione elettronica, obbligatoria per chiunque non si trovi nei regimi dei minimi (mentre le imprese commerciali hanno il registro dei corrispettivi), i software per spedire le fatture al fisco solitamente offrono anche la conservazione elettronica.