Lavoro intermittente: come assumere i propri dipendenti rispettando il ccnl del commercio

Lavoro intermittente con contratto a chiamata è per gli imprenditori una modalità sicura di assunzione di dipendenti occasionali. Vediamo insieme come funziona, i requisiti e la sua durata massima.

Che cos’è il lavoro intermittente?

Quando si parla di lavoro intermittente si tratta di assumere dei dipendenti a chiamata, ovvero saltuariamente. In inglese si chiama Job On Call ed è stato introdotto con la Legge Biagi, apportando modifiche successive come da riforma Renzi in merito al Jobs Act.

Il significato lo si trova nella parola:  una prestazione lavorativa che viene svolta a chiamata regolata da un contratto che viene firmato una sola volta con indicazione delle date di servizio, oppure ogni volta che il datore di lavoro necessita.

Come funziona il contratto a chiamata?

  • Si tratta di una tipologia di contratto redatto per un lavoro subordinato con indicazione di tempistiche e modalità decise insieme al datore di lavoro
  • Il suo presupposto fondamentale è il fatto che il dipendente possa essere chiamato ogni volta che nell’azienda ci sono dei picchi di produzione
  • Il suo obiettivo è l’inquadramento dei dipendenti per legge che sono occupati in alcune ore del giorno o in un periodo prestabilito, in svariati settori.

Gli obblighi del datore di lavoro nel lavoro intermittente

Come anticipato, questo contratto è stato introdotto inizialmente nel 2003, per permettere alle aziende di potersi avvalere di forza lavoro aggiuntiva solo un periodo di tempo breve oppure medio. Il datore di lavoro è obbligato – ogni volta – a rendere una comunicazione preventiva e amministrativa per SMS per una prestazione che dovrà essere espletata nelle 12 ore successive. La comunicazione può avvenire anche via mail tradizionale o PEC.

Il datore di lavoro deve rispettare le regole come da Legge Italiana. In caso contrario e se non viene effettuata una comunicazione preventiva sono previste sanzioni da 400 a 2.400 euro come da D.lgs. 81/2015.

Un contratto a chiamata di questa tipologia non si differenzia dagli altri di lavoro in essere tanto da dover sottostare ad alcune regole precise:

  • Indicazione della durata del contratto
  • Causale del ricorso
  • Luogo, orario e modalità di svolgimento della mansione
  • Preavviso di chiamata con data e modalità
  • Trattamento economico con aggiunta eventuale di indennità di disponibilità
  • Modalità di chiamata del lavoratore
  • Norme in merito alla sicurezza sul lavoro

Questo contratto è vietato se usato nella sostituzione di dipendenti in sciopero o se il datore di lavoro ha effettuato – negli ultimi 4/6 mesi – licenziamenti collettivi oppure riduzioni di orario.