Ingiunzione di pagamento (decreto ingiuntivo): come difendersi

L’ingiunzione di pagamento, conosciuta anche come decreto ingiuntivo, è un provvedimento emesso dal giudice su richiesta del creditore, attraverso il quale il debitore viene sollecitato a saldare il proprio debito entro una determinata data.

Il procedimento di ingiunzione avviene inaudita altera parte, ovvero il giudice emette il provvedimento senza ascoltare il debitore, ma solo sulla base della documentazione fornita dal creditore.

Pertanto il debitore viene a conoscenza dell’emissione del decreto ingiuntivo solo con la notifica dello stesso, che deve avvenire nel termine di sessanta giorni dall’emissione a cura dell’ufficiale Giudiziario.

Come difendesi dal decreto ingiuntivo

Salvo che non si tratti di un ingiunzione di pagamento provvisoriamente esecutivo il debitore ha 40 giorni per decidere cosa fare, nello specifico ha le seguenti opzioni:

  1. Saldare la somma richiesta dal creditore nei termini indicati nell’ingiunzione di pagamento (previa accettazione da parte del creditore è possibile chiedere una rateizzazione del debito).
  2. Presentare opposizione al decreto ingiuntivo, in questo caso si instaurerà davanti al Tribunale che ha emesso l’ingiunzione un giudizio ordinario.

Il giudizio sarà diretto ad accertare l’effettiva sussistenza del debito, nel corso dell ostesso il Giudice se ricorrono gravi motivi può sospendere la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo attraverso un’ordinanza.

  1. Non eseguire il pagamento e non proporre opposizione, in questo caso decorsi i 40 giorni il decreto diventa definitivo ed il creditore può agire mediante esecuzione forzata per ottenere il soddisfacimento del proprio credito.

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