Cyber attacchi, a cosa fare attenzione? Dati e i più pericolosi

Nel momento in cui la tecnologia ha preso il sopravvento, gli hacker hanno pensato bene di sviluppare nuove tecniche e strumenti che potessero attaccare i sistemi. Questo significa che tutti i vantaggi di un mondo digitale sono messi a dura prova dai truffatori che navigano nel web.

La Clusit – Associazione italiana per la sicurezza informatica – ha evidenziato che nel primo semestre del 2021 i dati in merito ai cyber attacchi non sono stati per nulla incoraggianti. Il trend è in terribile ascesa, considerando un aumento dell’uso di internet anche da parte di nuovi utenti.

Con la pandemia e subito dopo, l’uso del web è diventato quasi indispensabile e gli hacker hanno approfittato di questo periodo per aumentare il livello di pericolosità delle loro azioni. In termini di numeri, nel primo trimestre sono stati registrati 36milioni di attacchi, con 1.053 di gravissima entità ovvero mirati all’economia – sanità – politica e società in generale.

Vediamo insieme quali sono gli attacchi più comuni a cui fare attenzione?

Quali sono i cyber attacchi più pericolosi?

Come ben argomentato sul sito cyber40.it, ci sono tantissimi cyber attacchi a cui fare attenzione. Ognuno di essi ha un nome differente, così come caratteristiche pericolose per i device o per i propri dati personali. Tra i più importanti evidenziamo:

  • Maleware

Sicuramente il più diffuso con il 43% degli attacchi totali annuali solo in Italia. Come dice il nome stesso, sono maligni e invasivi studiati per invadere e danneggiare i device disattivando le reti o prendendo il controllo parziale del dispositivo utilizzato in quel momento.

Ovviamente, il suo obiettivo principale è danneggiare per rubare o criptare dei dati, spiando gli utenti mentre svolgono alcune attività e senza che nessuno abbia dato loro accesso o autorizzazione.

  • Ransomware

Questa è una particolare tipologia di virus, con un funzionamento semplicissimo in grado di scatenare un effetto domino devastante. Quando viene installato, questo è capace di bloccare definitivamente il sistema operativo del device in uso: per riattivarlo e tornare possessori del sistema, gli hacker chiedono un riscatto con invio anonimo in Bitcoin. Alcuni utenti pagano il riscatto, ma spesso si rischia di perdere ugualmente dei dati o che l’hacker non mantenga la parola. Cosa fare? Avvertire subito le Forze dell’Ordine denunciando il fatto e chiedendo aiuto.

  • Phishing

Molto più comune di quanto si pensi, questa è una pratica che consente di inviare delle mail agli utenti volte alla truffa. L’obiettivo primario è fare pressione fingendosi la banca o la posta, per ottenere i dati sensibili degli utenti influenzandoli nello svolgere azioni di diverso tipo.

Tantissime persone sono state truffate e hanno comunicato i dati personali per accedere sul conto in banca. Quando si ricevono determinati tipi di comunicazioni è bene valutare il mittente e leggere bene il testo: nessuna banca o posta scriverebbe una mail o sms generico per avere dei dati e ripristinare il conto corrente.

  • Denial of Service

È una tipologia di attacco particolare che provoca l’interruzione di un servizio utile. Le vittime designate non sono i singoli utenti ma aziende e fornitori di un servizio utile alla società. Gli hacker individuano la vulnerabilità del sistema e poi attuano un processo particolare, che manda in tilt il sistema sino a bloccarlo.