Capita di frequente che i bambini, perfino al termine di una lunga e sfiancante giornata, continuino a mostrarsi iperattivi, con il desiderio di giocare e con una certa riluttanza ad andare a dormire.
La voglia di correre, saltare e divertirsi sembra non esaurirsi, mentre i padri e le madri vengono assaliti dallo sconforto.
Da qui l’inevitabile domanda: è mai possibile che i più piccoli non si stanchino mai?
Come abbiamo appena detto, diversi genitori si trovano sgomenti di fronte a simili manifestazioni di energia, soprattutto dopo aver trascorso ore ed ore al parco, in giro per la città o altrove. Insomma, talvolta i bambini appaiono davvero inarrestabili tra iperattività, capricci e rifiuti categorici di mettersi a letto!
Un vero e proprio problema se si considera che il riposo, soprattutto in età infantile, è fondamentale per benessere sia fisico che mentale dei bimbi.
Vediamo quindi insieme le ragioni della loro resistenza e quali sono i trucchi migliori per far stancare un bambino prima di metterlo a nanna e fargli dormire sonni tranquilli.
Perché si dice che i bambini non si stancano mai
Il fatto che i bambini siano sempre attivi, anche di sera, non è un’impressione dei genitori. Al contrario, la loro energia ha fondamenti scientifici ben precisi, frutto di vari studi in materia.
Quindi perché i più piccoli non si stancano mai?
La risposta alla domanda è data da una ricerca elaborata dall’Université Clermont Auvergne, in Francia, e pubblicata su Frontiers in Physiology: l’enigma risiede nel fatto che i bambini possiedono un tessuto muscolare paragonabile a quello di un atleta professionista.
In altre parole, gli infanti hanno una capacità di recupero e di resistenza elevatissima, perfino superiore a quella di adulti particolarmente allenati, e quindi di veri e propri sportivi.
Gli studiosi hanno affermato che la muscolatura dei bambini consente una produzione aerobica ottimale (il cosiddetto metabolismo aerobico), tali da renderli pressoché instancabili. In sostanza, il muscolo di un bimbo, pur essendo sottoposto a pressante sforzo, è in grado di avvalersi dell’ossigeno presente nel sangue.
Concetto che si differenzia nettamente da quello di metabolismo anaerobico, che invece genera acido lattico, sostanza che, al contrario, provoca un senso di affaticamento non indifferente.
La ricerca in questione ha, pertanto, dimostrato che i più piccoli hanno maggiori capacità di ripresa, in quanto in essi domina il già citato metabolismo aerobico.
Tali deduzioni derivano da uno studio approfondito, durante il quale è stata messa a confronto la risposta fisica di un adulto e di un bambino nel corso di un esercizio: quest’ultimo, pur stancandosi più in fretta rispetto ad una persona matura, si è invece ripreso con tempistiche nettamente migliori.
Tutto ciò, naturalmente, dipende anche dalla fisionomia dei più piccoli. I bambini non hanno muscoli sufficientemente sviluppati, ragion per cui è normale che le loro energie si esauriscano in breve tempo.
La cosa straordinaria, però, è che la produzione aerobica degli infanti è ciò che garantisce un’instancabilità di cui spesso i genitori tendono a lamentarsi.
Lo studio dell’Università francese, in ogni caso, si è rivelato altresì essenziale per capire quei mutamenti fisiologici che, con l’aumentare dell’età del bimbo, possono condurre a malattie (quali ad esempio il diabete) strettamente connesse alla mancanza di attività fisica.
Il già menzionato metabolismo aerobico, infatti, si riduce inevitabilmente e in maniera sostanziale con la crescita. Ragion per cui è importante che i ragazzi svolgano sport o comunque attività fisica costante: i muscoli vanno mantenuti giovani ad ogni età… proprio come quelli degli instancabili ed energici bambini!
Quali giochi utilizzare per stancarli
Come abbiamo avuto modo di accennare, spesso e volentieri mettere a letto un bambino richiede tanta pazienza e una buona dose di calma. Non è raro, infatti, che quando si avvicina il momento della nanna, i più piccoli si ritrovino a correre e a saltare per tutta la casa, ancora pieni di energia e di voglia di giocare.
Fortunatamente per molti genitori, esistono quattro efficacissimi trucchi per far stancare un bambino prima di metterlo a dormire. Tutto ciò garantirà altresì all’infante un sonno più tranquillo e sereno, oltre a facilitare la vita a molti padri e madri in difficoltà.
Vediamo quindi insieme di cosa si tratta.
Unicorni a dondolo
Una particolare tipologia di svago è molto amata dai più piccoli, non solo per il design e la forma stessa del gioco ma anche per gli effetti benefici che è in grado di provocare al bimbo.
Gli unicorni a dondolo rappresentano un vero e proprio divertimento, oltre ad essere un giocattolo capace di tenere viva l’attenzione del bambino e di stimolargli i sensi.
In commercio esistono moltissime tipologie di unicorni a dondolo colorati, come ad esempio il dondolo di Globo Giocattoli: la maggior parte sono dotati di un morbido rivestimento e di deliziosi elementi color glicine. Possono essere utilizzati in diverse fasce d’età (a partire addirittura dai sei mesi) ed apportano numerosi vantaggi, sia a livello fisico che mentale.
In fondo qualunque bimbo adorerà dondolarsi: scoprire nuovi movimenti, lasciarsi andare al gioco e alla fantasia (i più grandicelli immagineranno di essere dei veri e propri cowboy) diverrà per loro un momento di svago e di divertimento.
Non solo: gli unicorni a dondolo consentiranno ai più piccoli di rilassarsi e di mantenersi calmi e sereni, dato che saranno distratti dall’oscillazione del giocattolo.
Inutile dire che tutto ciò si ripercuoterà positivamente sulle loro energie, che verranno ridotte e canalizzate in qualcosa di benefico, dato che l’uso dell’unicorno migliorerà la capacità motoria e la creatività dell’infante.
I bambini li adoreranno, mentre per voi genitori rappresenteranno un ottimo trucco per farli stancare ed eliminare la fase dei capricci che precedono la nanna!
Pittura e disegno
Far stancare i bambini mediante questa tipologia di attività è sia stimolante che divertente. Munitevi di fogli, cartoncini, carta di giornale e lasciate che i vostri figli diano libero sfogo alla fantasia e alla creatività. Per la scelta dei colori potete optare per quelli acrilici: simili alle tempere, asciugano più facilmente, senza creare fastidiose crepe. Inoltre possono essere diluiti con acqua e garantiranno un ottimo effetto impermeabile dato che, se bagnati, non rischieranno di sciogliersi.
Non dimenticate di coprire il pavimento (o il tavolo, a seconda del piano di lavoro), con dei teli di plastica e di far indossare al bambino un grembiule protettivo.
Disegnare e pitturare terrà viva la concentrazione dell’infante, lo farà distrarre e, soprattutto, gli permetterà si sfogare le energie residue.
Al termine di detta attività, da compiere dopo cena, vostro figlio si sentirà assonnato e propenso ad andare a letto. Non si creeranno capricci insostenibili e il bambino di sentirà più rilassato e soddisfatto del proprio operato.
Coccole e favole
Il buio, oltre alla prospettiva di dormire nel lettino da soli, sono spesso fattori che contribuiscono a far sorgere nel bambino una certa riluttanza nel fare la nanna. Per questo è importante, anche al fine di farli assopire, stabilire una sorta di rituale serale, comprensivo di coccole e di favole della buona notte.
Non è rilevante il tipo di storia che andrete a raccontare a vostro figlio (potete leggergli un libro o lasciarvi condurre dalla fantasia), perché ciò che andrà ad incidere sulla sua mente è udire la voce tranquillizzante del padre o della madre.
Trattasi di un momento particolarmente intimo, in cui il bambino si sentirà amato e coccolato.
Posizionatevi sul letto, accanto a lui o su una sedia lì vicino, e dedicatevi al piccolo finché non noterete i suoi occhietti chiudersi. L’infante si concentrerà sul racconto e, al contempo, si sentirà rassicurato dalla presenza del genitore.
Tutto ciò lo aiuterà a rilassarsi e a far fluire l’energia residua, fattori che gli permetteranno di addormentarsi con serenità e più in fretta.
Evitare la Tv e abbassare le luci
Molti genitori sottovalutano l’importanza di non posizionare il bambino di fronte al televisore, durante la sera o poco prima di metterlo a dormire.
Una tentazione in cui diversi padri e madri potrebbero cadere, anche solo per indurre il bimbo a stare tranquillo e a non farlo correre per tutta la casa.
La luce derivante dalla tv, infatti (o da qualsiasi altro dispositivo, sia esso telefono cellulare, computer e così via) impedisce la produzione di melatonina, ovverosia di quell’ormone che stimola il sonno e lo regolarizza.
È dunque scientificamente provato che per dormire bene è indispensabile evitare l’esposizione a determinate fonti di luce. E nonostante il principio valga anche per gli adulti, per i bambini assume una rilevanza ancora maggiore: come abbiamo già avuto modo di anticipare, l’assenza di disturbi legati al sonno favorirà una sana crescita del piccolo, non solo a livello fisico ma anche mentale.
Si consiglia, pertanto, di abbassare le luci, così che il bambino possa rilassarsi e, di conseguenza, avvertire quel senso di sonnolenza che, in breve tempo, gli farà desiderare di abbandonarsi al momento della nanna.