La semplicità è una cosa complessa. Queste poche parole riassumono, in breve, la filosofia del design di Michael Anastassiades, Designer dell’Anno alla prossima edizione di Maison & Objet, che si tiene a Parigi dal 17 al 21 gennaio 2020.

The Double Dream of Spring, mostra di Michael Anastassiades per Herman Miller
Sebbene sia noto soprattutto per la sua collezione di luci, Michael Anastassiades ha progettato prodotti di diverso genere, dall’arredamento per B&B Italia, Herman Miller, Cassina, ai bicchieri per Lobmeyr, agli altoparlanti per Bang & Olufsen.

Beosound Edge, diffusore; design Michael Anastassiades per Bang & Olufsen.
I suoi progetti si trovano nelle collezioni permanenti del MoMA di New York, dell’Art Institute of Chicago, del Victoria & Albert Museum di Londra, e altri ancora, oltre che nelle strade di Londra o al Victoria & Albert Museum.

A Fountain for London, di Michael Anastassiades, London Design Festival 2018, foto Andy Stagg
Master of Light
Anastassiades, cipriota, ha aperto il suo studio di design a Londra nel 1994, e nel 2007 ha lanciato il brand di illuminazione che porta il suo nome, proprio durante la rassegna parigina. I suoi oggetti sono caratterizzati da forme primarie – linea, cerchio, sfera – che disegnano prodotti dall’apparenza semplice ma dall’anima complicata, allo stesso modo in cui un abito di sartoria dal taglio perfetto e dal tessuto pregiato unisce semplicità e ricercatezza.

Arrangement, di Michael Anastassiades per Flos
Il buio è il punto di partenza del disegno della luce, secondo Anastassiades. Le luci non devono trasformare la notte in giorno, e le lampade sono oggetti che arredano, spente per l’80% circa del tempo. Le lampade, dunque, interagiscono con l’ambiente progettato, e il loro aspetto è decisivo per un progetto di arredamento.

Mobile Chandelier Collection, di Michael Anastassiades, foto Osma Harvilahti
La sostenibilità è un oggetto senza tempo
Gli oggetti di Michael Anastassiades sono senza tempo, e vanno oltre il concetto di sostenibilità. La sua filosofia di design prevede che le cose debbano durare a lungo, per sempre se possibile, quindi non sente nemmeno il bisogno di parlare di sostenibilità: gli oggetti preziosi sono eterni.

Sedia 200, di Michael Anastassiades per Gebrüder Thonet Vienna
In occasione di Michael Anastassiades a Maison & Objet, come “Designer of the year”, per la prima volta, tutti e 16 i suoi Mobile Chandeliers saranno esposti insieme: nello spazio buio, le luci, azionate da motori, si muoveranno come se fossero pianeti. Un allestimento che pone di nuovo l’accento su buio e luce, sottolineando la magia che si crea nella loro reciproca interazione.

Fontana Amorosa, di Michael Anastassiades, foto Francesco Nazardo
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